Riabilitazione cognitiva
La riabilitazione cognitiva (Cognitive Rehabilitation, CR) è un intervento terapeutico, non farmacologico, finalizzato al recupero e al mantenimento di specifiche funzioni cognitive superiori e all’apprendimento di adeguate strategie di compensazione dei deficit neuropsicologici.
Tale metodologia di trattamento mira a favorire il miglior livello possibile di qualità di vita, ponendo particolare attenzione all’autonomia della persona. Al tal fine, la riabilitazione cognitiva può essere associata a interventi psicologici, psicoterapeutici e farmacologici, accompagnando il paziente e la sua famiglia per tutto l’arco della presa in carico riabilitativa.
La riabilitazione cognitiva svolge un’importante azione di rallentamento della progressione dei deficit e delle disfunzionalità neuropsicologiche, consentendo il mantenimento delle autonomie residue il più a lungo possibile, adottando misure volte ad attivare, gestire o implementare le risorse a disposizione del paziente.
L’intervento riabilitativo prevede l’utilizzo, anche simultaneo, di diverse metodologie. Le differenti modalità di intervento consentono di perseguire molteplici obiettivi. Gli approcci restitutivi puntano a migliorare o a reintegrare le funzionalità lese, favorendone il recupero; i trattamenti compensativi sono invece finalizzati all’insegnamento di strategie adattive per limitare l’impatto dei deficit funzionali; infine, gli interventi mantenitivi mirano a preservare le funzionalità residue.
La riabilitazione cognitiva è indicata per persone con deterioramento cognitivo lieve o moderato. I deficit cognitivi più frequentemente riscontrati in tali situazioni riguardano la memoria, il linguaggio, l’attenzione, le funzioni esecutive, la programmazione del movimento, la cognizione spaziale e le abilità numeriche.
Da un punto di vista comportamentale ed emozionale, alcune patologie neurodegenerative possono generare alterazioni che coinvolgono importanti aspetti del funzionamento personale: il controllo e la modulazione degli impulsi, l'iniziativa e la motivazione all’azione, la manifestazione delle emozioni e la capacità di giudizio. Ciò può portare talvolta all’insorgenza di comportamenti inadeguati per eccesso o per difetto. In questi casi, la comparsa di significativi disturbi comportamentali rende utile l’associazione della riabilitazione cognitiva a specifici interventi di natura farmacologica e psicoterapeutica.
Le alterazioni della funzionalità neuropsicologica possono essere ricondotte a molteplici patologie degenerative del sistema nervoso centrale, ciascuna caratterizzata da diversi meccanismi eziopatogenici e da differenti livelli di compromissione. Un elenco non esaustivo comprende: il disturbo cognitivo lieve (Mild Cognitive Impairment, MCI), la malattia di Alzheimer (Alzheimer’s Disease, AD), la malattia di Parkinson (Parkinson’s Disease, PD), la demenza fronto-temporale (Fronto-Temporal Dementia, FTD), la sclerosi multipla (Multiple Sclerosis, MS), la malattia a corpi di Lewy (Dementia with Lewy bodies, DLB), la corea di Huntington (Huntington Disease, HD), la degenerazione cortico-basale (Corticobasal Degeneration, CBD) e l’encefalopatia traumatica cronica (Chronic Traumatic Encephalopathy, CTE).